




Scampato al terremoto per poi essere
deportato in un canile lontano
dove ha vissuto per due anni chiuso in un box
con il muso tra le sbarre
con lo sguardo perso tra i ricordi
dei giorni in cui era libero e felice
lui maremmano
e come tutti i maremmani indipendente e fiero
poi grazie a Dio il canile lo ha riportato
perché per lui nessuno pagava
e finalmente Ocre ha ripreso a vivere
grazie alle cure e al recupero psicologico
cui è stato sottoposto dai meravigliosi
ragazzi e veterinari del Sanitario
e ora che è felice, sereno ed equilibrato
dovrà essere trasferito nuovamente
in un altro canile simile a quello dal quale proviene
e sarà costretto a tornare con il muso
tra le sbarre a morire di inedia.
Se ciò accadrà tutto il lavoro fatto con lui andrà
perso, il dolore lo farà impazzire,
e non ci sarà più speranza per lui.
Ocre è giovane, equilibrato, affettuoso.
Non può tornare ad impazzire
perché per lui sarà la fine se ciò accadrà.
Per pietà aiutiamolo a trovare subito uno stallo
o un'adozione.
Non è giusto fargli pagare ancora una tragedia
che ha distrutto troppe vite,
troppi musi, troppi innocenti.
Elvira 3933567046 – elvira.damiani@libero.it
Fabiana 3470810209 – fabiana_abruzzo@libero.it