


Ancora una domenica passata per paesi a strappare qs povere creature ad
una crudeltà efferata e legittimata dall'indifferenza e
dall'ignoranza.
Creature rassegnate, che al di fuori della catena,
delle botte, della sofferenza, non conoscono altro tanto da rimanere
terrorizzati dalla normalità, dalle coperte, dal cibo, dall'acqua e
dalle carezze.
Siamo arrivati in un paese di L'Aquila perchè una donna
diceva di non poter scendere dalla macchina perchè un pit bull dopo
aver aggredito a morte il suo cane, le impediva di uscire dalla
macchina.
Lì abbiamo trovato un boxer docile e socievole e un povero
maremmano legato a due metri di catena, senza riparo nè dal sole
cocente di maggio nè dai nubifragi di giugno, senza acqua e per cibo un
tozzo di pane muffo.
Mi sono avvicinata e ho visto che anche a lui la
carne era ricresciuta intorno al cappio e che al fianco aveva un tumore
enorme.
Abbiamo sporto denuncia e ci siamo portati via il cane.
Pochi
metri più in là, qs persone avevano un cane nelle stesse condizioni
eccetto per il collare.
All'altro cane le mosche stavano mangiando le
orecchie ma non ce lo hanno fatto portare via.
A veder quei due poveri
cani assuefatti al maltrattamento e al dolore fisico, mi è venuta
voglia di mollare, di smettere di combattere anche perchè siamo troppo
sole e senza mezzi per poter continuare.
Ho paura che il cane verrà
restituito, per via del terremoto non c'è il tribunale e non ho il mio
avvocato.
Devo trovare entro breve uno stallo per poter agire,
altrimenti qs creatura tornerà legata a due metri di catena a far la
guardia alle patate per difenderle dai cinghiali.
Per favore aiutateci
Elvira 3933567046 - Fabiana 3470810209