IL GIORNO IN CUI OMBRA E' VENUTO AL CANILE NON LO DIMENTICHEREMO MAI. UN GROVIGLIO DI PELI E FOGLIE. ERA DENTRO UNA CESTA RACCOLTO DA DUE SIGNORE CHE GLI PORTAVANO DA MANGIARE OGNI GIORNO. QUALCUNO LO AVEVA INVESTITO E LASCIATO A MORIRE DI DOLORE SUL CIGLIO DELLA STRADA. OMBRA
ULULAVA DAL DOLORE, SI LAMENTAVA CON DEI GEMITI TERRIFICANTI. ANCHE LUI
PRONTAMENTE SOCCORSO, ANCHE LUI CURATO, PULITO E AMATO. POI, LA CORSA
DISPERATA, VERSO LA SALVEZZA. ANCORA UNA VOLTA MARINA ORLANDI, ANCORA
UNA VOLTA LA CLINICA VETERINARIA CON CUI HA UN CONTO APERTO CHE FORSE
NON RIUSCIRA' A CHIUDERE MAI E POI LA RICERCA DEL MIRACOLO ALLA GREGORIO SETTIMO, SEMPRE TRAMITE MARINA E CON L'AIUTO DI UNA VOLONTARIA DI ROMA CHE HA CONDOTTO IL CANE DALL'AQUILA ALLE CLINICHE VETERINARIE.
ANCHE STAVOLTA IL MIRACOLO CI E' STATO NEGATO, NONOSTANTE LE PREGHIERE
E IL DESIDERIO CHE QUELLA STELLA POTESSE SOPRAVVIVERE PER AVERE UN FUTURO MIGLIORE. MA ERA PIENA DI LESIONI E INOPERABILE. ANCHE OMBRA SE
NE E' ANDATO INSIEME A CIPOLLINA. SOLO UNA COSA CI RENDE PIU' SOPPORTABILI DOLORE, RABBIA, DELUSIONI E SCONFITTE, SAPERE CHE NON SIAMO SOLE E CHE POSSIAMO CONTARE SU PERSONE MERAVIGLIOSE CHE NON LESINANO I LORO AIUTI MA SONO PRODIGHE E GENEROSE E, MARINA, E' UNA DI QUESTE. GRAZIE AL SUO AIUTO QUESTE CREATURE HANNO AVUTO LE CURE MIGLIORI E, ANCHE SE IN PUNTO DI MORTE, HANNO RICEVUTO L'AMORE PIU' GRANDE CHE SI POSSA RICEVERE. ELVIRA E FABIANA
